Solidarietà con il movimento NO TAV
Il 26 gennaio in tutta Italia si sono verificate 52 perquisizioni che hanno portato a 26 arresti e 16 denunce a piede libero per le mobilitazioni contro la costruzione della linea ad alta velocità Torino-Lione (TAV). Le accuse sono resistenza, violenza, lesioni a pubblico ufficiale e riguardano i fatti di Chiomonte del 3 luglio, quando una grandissima manifestazione si era opposta alla costruzione del “fortino”, creato per proteggere il cantiere di questa grande opera.
Dopo 6 mesi l’ossessione del Procuratore Caselli si fa teorema: fermare, isolare, colpire pezzi “incontrollabili” del movimento per impedire l’estensione della conflittualità!
Da una parte la militarizzazione del territorio dall’altra la repressione del dissenso e delle azioni per difenderlo.
Il movimento NO TAV non è un problema di ordine pubblico ma una grande esperienza politica collettiva di una comunità che vuole decidere democraticamente del proprio futuro.
Per questo noi lavoratori del Comitato d’agitazione permanente delle scuole biellesi esprimiamo solidarietà e vicinanza a quel movimento e a tutti gli arrestati.
Di fronte all’incapacità della politica di rappresentare il dissenso e organizzare il conflitto Comitati di lotta sono nati in tutta Italia: comunità decise ad agire per gestire i propri bisogni collettivi e i beni comuni, difendere il territorio e i propri diritti.
Per questo ci sentiamo vicini a quella lotta, perché ribadiamo la volontà comune di affrontare i bisogni in piena autonomia, convinti che le scelte economiche che cambiano la vita delle persone non possono essere fatte senza il loro consenso.
Soltanto la partecipazione collettiva alle scelte può assicurare democrazia e stabilità.
Biella, 27/1/2012
il Comitato