REFERENDUM SUL NUCLEARE
Invitiamo tutti i Cittadini ad andare a votare SI per evitare il ritorno al nucleare, perche’ le centrali nucleari:
- rappresentano la soluzione più pericolosa;
(rappresentano la soluzione più pericolosa ai problemi creati dai combustibili fossili, sia in termini di sostanze tossiche che vengono create per ogni chilowattora di energia elettrica prodotta, sia ancor più in termini di sostanze tossiche che vengono create per ogni kg di CO2 evitata)
- sono scarsamente efficaci;
(nella azione di rallentamento dei cambiamenti climatici sono poco tempestive e scarsamente efficaci, a causa dei lunghi tempi di realizzazione e delle notevoli emissioni prodotte nella costruzione, nello smantellamento ed anche nell’approvvigionamento dell’uranio, specie se si dovrà utilizzare minerale povero)
- necessitano di uranio che è una risorsa limitata;
(le riserve di Uranio vantaggiose sono limitate, mentre l’utilizzo del minerale povero comporta alte emissioni e alti costi; il riciclo dell’uranio comporta il riprocessamento con alti rischi ambientali e pericolo di proliferazione del plutonio per le bombe; l’autofertilizzazione comporta un ulteriore aumento dei rischi ambientali e di proliferazione)
- producono rifiuti altamente radioattivi e possono provocare incidenti nucleari;
(durante il funzionamento producono al loro interno rifiuti altamente radioattivi che in caso di incidenti possono essere proiettati all’esterno e che, in ogni caso, rimangono pericolosi per migliaia di anni)
- emettono radioattività all’esterno;
(emettono, durante il loro normale funzionamento, rifiuti radioattivi liquidi e gassosi che sottopongono i cittadini ad esposizioni ufficialmente definite “basse”, ma non per questo meno pericolose in termini collettivi)
- possono essere oggetto di atti terroristici devastanti;
(possono, insieme ai depositi nucleari e agli impianti di riprocessamento, essere un tragico bersaglio per atti terroristici devastanti)
- producono plutonio e uranio impoverito utilizzabili per gli armamenti;
(comportano la produzione di plutonio e uranio impoverito, che possono avere impiego nel settore militare)
- sono molto costose;
(non hanno un costo competitivo, specie se il minerale da cui si ricaverà l’uranio sarà sempre più povero, se si dovranno costruire gli impianti di riprocessamento e di autofertilizzazione, e se si considera anche il costo dello smantellamento e della custodia millenaria delle scorie radioattive)
- costringono alla dipendenza energetica;
(sottraggono ai cittadini la possibilità di essere essi stessi produttori di energia, relegandoli ad essere solo consumatori passivi di energia prodotta centralmente)
- sono di difficile controllo;
(subordinano la sicurezza di approvvigionamento elettrico alle disponibilità di uranio e, anche in caso di riprocessamento e/o di autofertilizzazione, a tecnologie complesse di difficile controllo democratico e di difficile mantenimento in situazioni di difficoltà sociali o belliche)
- militarizzano il territorio;
(costringono ad una militarizzazione del territorio, per prevenire i terribili effetti di eventuali atti terroristici)
- soffocano economicamente l’efficienza e il solare;
(richiedono investimenti ingentissimi, che vengono così sottratti alle fonti energetiche rinnovabili e pulite, quali l’efficienza e il solare)