RETE BIELLESE SPRIGIONIAMODIRITTI
SICUREZZA – PER CHI?
Quasi non passa giorno che non ci giunga notizia che in qualche angolo di questa Italia un incontro più o meno fortuito con le forze dell’ordine si è tramutato in tragedia.
Per Carlo Giuliani, Federico Aldovrandi, Bianzino, Ala, Cucchi quest’incontro ha segnato la fine del proprio cammino su questa terra.
Altri casi sono fortunatamente meno drammatici e, sicuramente, di molti altri, nulla si è saputo.
CHE STA SUCCEDENDO NELLA “PATRIA DEL DIRITTO”?
Cinquant’anni di televisione hanno ottenebrato e anestetizzato le coscienze e oggi tutto può succedere senza che si muova foglia.
Normali manifestazioni del dissenso che non avrebbero avuto l’onore di una sola riga di giornale oggi sono considerate altamente sovversive e sono oggetto di un’attenzione – questa sì anormale – da parte delle forze dell’ordine.
Così portare la bandiera rossa alle manifestazioni del 25 aprile è considerata cosa da
stigmatizzare e cantare “Bella ciao” addirittura cosa degna di denuncia.
Chi avesse ascoltato i titoli del TG del Piemonte nel periodo della mostra del libro e dell’Ostensione della Sindone avrebbe potuto pensare ad un’aggressione ai poveri pellegrini in attesa di venerare il sacro lenzuolo, salvo poi rendersi conto che si trattava di un innocuo striscione con scritto “Liberi tutti” appeso alle torri palatine a cui le forze di polizia in assetto anti-sommossa hanno risposto con inaudita violenza.
L’ITALIA E’ ANCORA UNO STATO DI DIRITTO O
SI STA TRASFORMANDO IN UN STATO DI POLIZIA?
PER CAPIRE
Per chi ha vent’anni oggi e non vuole chinare la testa.
Per chi aveva vent’anni negli anni della contestazione e non può accettare quello che siamo diventati
CONVEGNO CONTRO LA REPRESSIONE
VENERDI’ 18 GIUGNO, ore 20.30
BIELLA – SALONE ARCI, VIA alla FORNACE 8/B
INTERVERRA’ L’AVV. CLAUDIO NOVARO
Ora 18 merenda cenoira (ognuno porti qualcosa – è gradito …..TUTTO
il ricavato sarà devoluto in solidarietà ai compagni del Collettivo Stella Rossa
seguirà l’intervento avv. Novaro con proiezione filmati e dibattito