Biella, 18 giugno :: Giornata mondiale del rifugiato

La Cicloofficina Thomas Sankara e il Coordinamento Antifascista Biellese chiedono la chiusura del CPR (Centro Permanente per i Rimpatri) di Torino.

Lo facciamo insieme alla Camera Penale “Vittorio Chiusano” del Piemonte Occidentale e Valle d’Aosta.

Il suicidio di Mousse Balde nel CPR torinese non è un incidente ma la conseguenza della gestione di una “tecnologia” discriminatoria e anticostituzionale. Mousse Balde aveva 23 anni, a Ventimiglia era stato massacrato a colpi di spranga da tre giovani italiani. Dopo le prime cure era stato rinchiuso in isolamento nel “l’ospedaletto” del CPR di Torino. Moussa domandava: “Perché sono qui? Quando mi fate uscire?”. Musa non ha resistito: sofferente, disperato, si è impiccato con le lenzuola alle sbarre della propria gabbia. Lo hanno trovato morto, non c’era più nulla da fare: suicidio! Si aprirà un’inchiesta?

Ancora una volta il trattenimento a fini di rimpatrio ha provocato la morte. Gli errori delle Istituzioni nella gestione dei rimpatri e le politiche insufficienti nell’accoglienza dei migranti provoca vittime. E quando “i trattenuti” nei CPR non vogliono morire si fanno del male: i casi di autolesionismo sono tantissimi! I CPR sono “non luoghi” nei quali la legalità è sospesa. Stranieri senza permesso di soggiorno, senza aver compiuto alcun reato sono rinchiusi, in media 90 giorni, per un accertamento amministrativo. Richiusi in gabbie metalliche senza poter comunicare con l’esterno. L’assistenza è appaltata a soggetti privati, senza le competenze adeguate e senza alcuna funzione ufficiale. Protocolli al ribasso risparmiano sull’assistenza medica e psicologica. Gli operatori sono gli unici ad accedere alle aree dei “trattenuti/detenuti” e questo crea un gravissimo problema di accesso alle cure, di sicurezza personale e di rispetto della legalità.

Tutto ciò è inaccettabile in un paese civile. I risultati poi sono quelli che conosciamo! Per ritornare ad essere un paese civile i CPR devono essere chiusi, a cominciare da quello di Torino, e i capitali risparmiati investiti in accoglienza dignitosa. Deve, al più presto, essere cancellato il reato di “immigrazione clandestina”, vera causa dell’immobilismo delle Istituzioni nella gestione delle migrazioni, dell’accoglienza e per il rispetto e l’applicazione del “diritto d’asilo”.

Per questo saremo presenti alla “giornata del rifugiato”, il 18 giugno, con il Tavolo Migranti di Biella.

Arci Solidarietà Cicloofficina Thomas Sankara Coordinamento Antifascista Biellese

Chiudere subito il CPR di Torino

Ecco il video dell’intervista all’avvocato Vitale durante la manifestazione di venerdì 4 giugno a Torino degli avvocati della Camera Penale contro il CPR.

https://www.torinotoday.it/video/manifestazione-cpr-piazza-castello-4-giugno.html

Qui il “libro nero” del CPR di Torino redatto dagli avvocati dell’ASGI, Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione.

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