Si può criticare la politica di Israele senza essere accusati di antisemitismo?

Tira una brutta aria!

In Francia il Parlamento ha stabilito che antisemitismo e antisionismo siano equiparabili!

In verità mentre mi è chiaro cosa sia l’antisemitismo (la storia tragica degli ebrei ha radici lontane, fino alla catastrofe del Nazismo) che ho sempre combattuto anche nel mio ruolo di docente,  non mi è molto chiaro cosa voglia dire antisionismo. Ho sempre pensato che il Sionismo fosse una questione interna al mondo ebraico, soprattutto alla comunità di ebrei che si è trasferita in Israele, e mi sono sempre solo limitato a studiare e analizzare le scelte politiche dello Stato di Israele dalla sua nascita nel 1948 ad oggi.

E’ quella politica che ho criticato e condannato, come ha fatto l’Onu (senza nessun risultato).

E’ quella politica che critico e condanno ancora oggi con più forza perché è illiberale e razzista, perché costruita sull’arroganza e sull’odio, e i chilometri di muro lo testimoniano.

Israele è l’unico paese al mondo nel quale si pratica l’apartheid, è l’unico paese che può permettersi di disattendere le risoluzioni dell’Onu, che considera illegali i nuovi insediamenti, con la complicità silenziosa o il sostegno di una parte della comunità internazionale, è l’unico paese che risolve qualsiasi contenzioso con le armi, con la distruzione delle case dei palestinesi o incarcerando i bambini.

Conosco ebrei che la pensano come me, provate e dire loro che sono antisemiti senza sentirvi stupidi!

Io critico lo Stato di Israele per la sua politica, non c’è ideologia in questa critica, ci sono solo i fatti e le vittime sono i palestinesi!

marco sansoè

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