DALL’OLIO DI RICINO ALLA RICINA, EVOLUZIONE DEI FASCISTI DEL TERZO MILLENNIO

DALL’OLIO DI RICINO ALLA RICINA, EVOLUZIONE DEI FASCISTI DEL TERZO MILLENNIO
Quattro militanti del Blocco Studentesco di Torino, organizzazione giovanile di Casapound, sono stati arrestati per aver prodotto un flacone di “ricina” un potente veleno in grado di uccidere ottenuto dall’estrazione dei semi di ricino. Veleno che, dopo essere stato usato una prima volta con scarsi risultati dovuti all’incapacità dei giovani militanti, era pronto ad essere riutilizzato armando la mano di un ragazzino di undici anni perché andasse a colpire i rivali.
Abbiamo sempre denunciato la natura violenta di Casapound e per questo ci siamo mobilitati per negare l’agibilità politica nella nostra città ai fascisti del terzo millennio. Le aggressioni verso gli avversari politici e verso chi viene da loro ritenuto “diverso” sono il pane quotidiano dell’attività politica dei militanti della tartaruga frecciata, da oggi possiamo aggiungere pure l’avvelenamento nel loro armamentario.
Sappiamo bene come l’Asso di Bastoni, la sede torinese di Casapound e del Blocco Studentesco, rappresenti il centro nevralgico delle attività di tutta la provincia piemontese e, quindi, un incubatore di violenza da dove anche i rappresentati biellesi si nutrono per poi vomitare la loro propaganda becera e violenta nella nostra città. Sappiamo altrettanto bene come la natura intrinsecamente violenta di Casapound si palesi non solo con le aggressioni ma anche con il tentativo di alimentare la guerra tra poveri attraverso azioni come la colletta alimentare per soli italiani.
A proposito di questo, solo qualche ora prima che quanto successo a Torino emergesse, Casapound si è resa protagonista a Roma, nella zona di torre Maura, di un assalto nei confronti di alcune famiglie Rom durante il quale sono state rubate e buttate delle cibarie destinate alle stesse famiglie, alla faccia delle collette alimentari! Questi sono i fascisti: forti con i deboli e poi pronti a tornare scodinzolanti nelle braccia dei padroni di cui rappresentano il braccio armato.
Quanto abbiamo appreso delle vicende torinesi e romane, quindi, ci dimostra una volta di più che abbiamo sempre avuto ragione nell’opporci all’apertura della sede di Casapound a Biella. Non possiamo permettere che i fascisti aprano la propria sede in via De Marchi, non ci fanno paura, e continueremo a lottare perché questo non accada.

COORDINAMENTO BIELLA ANTIFASCISTA

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