Nella scuola si specula tra organico di fatto e di diritto

Qui sotto una nota della Flc Cgil utile e interessante sulle politiche del governo relative alla scuola: nulla cambia e le cose peggiorano!  Fino a quando si sopporterà il declino del sistema scolastico italiano?  Fino a quando si accetterà la marginalizzazione degli insegnanti, di ogni ordine e grado, all’interno della società italiana?

Nella scuola si specula tra organico di fatto e di diritto

La distinzione tra l’organico di fatto e quello di diritto dovrebbe rispondere all’esigenza di garantire un adeguamento degli organici attribuiti alle scuole nella fase di iscrizione degli alunni, per far fronte alle situazioni reali che si presentano all’inizio dell’anno scolastico. In realtà la distinzione nasconde una forte divaricazione numerica a vantaggio degli organici di fatto e a svantaggio del personale.
Infatti per i posti del personale non inquadrato negli organici di diritto non si può procedere ad assunzioni contrattuali piene e quindi si risparmia sulle mensilità di luglio e agosto e sugli scatti stipendiali che si possono avere a partire dal contratto di assunzione a tempo determinato.
In questo modo l’aumento delle stabilizzazioni risulta dello 0,5% pari a 3.958 unità, mentre i posti precari aumentano del 3,5% per un totale di 135.025 unità contro le 100.277 dell’anno precedente.
In questo modo restiamo sempre nel novero dei paesi dove chi lavora nella scuola è meno pagato e dove si continua a mantenere una elevata percentuale di precari.
Senza mai interrogarci sulle ricadute nella scuola, nella formazione e, di conseguenza, nel basso profilo del nostro sviluppo culturale e economico.

Flc Cgil, Biella

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