Documento fondativo di… “Il Biellese Accoglie” – Giorgio Marincola


Il biellese accoglieDOCUMENTO FONDATIVO

I movimenti migratori attuali sono un fenomeno strutturale della società “globalizzata” contemporanea. Non sono né un’invasione né un’emergenza: in passato l’Europa è stata terra di emigrazione per milioni di persone (solo dall’Italia, tra il 1870 al 1970, sono emigrate 100.000 persone in media all’anno!).

Questi fenomeni migratori sono il prodotto delle guerre volute dagli USA, dalla Francia e dall’Inghilterra nel nord Africa e nel Medio Oriente, con la complicità dei nostri alleati più fedeli quali Turchia, Arabia Saudita e Qatar. Sono il prodotto delle politiche di rapina che l’occidente, in particolare quello industrializzato, ha praticato da secoli in Sud America, in Asia e in Africa: il nostro modello di sviluppo, anche quello recente, è il vero responsabile!

Ma queste, come tutte le migrazioni, sono inarrestabili, saranno continue e permanenti per decenni e la nostra società deve prepararsi all’accoglienza e all’integrazione per garantire la pacifica convivenza tra persone e culture diverse, condizione necessaria per contenere conflitti sociali di difficile gestione.

Questa diventa per noi un’opportunità per imprimere una svolta antropologica e culturale alla nostra società, per garantire la costruzione di una società aperta al mondo, multietnica e multiculturale, capace di garantire i diritti di tutte e tutti e diventare così dinamica e solidale.

Principi di Riferimento

“Il Biellese Accoglie” si riconosce nei valori democratici nati dalla lotta di Liberazione contro il nazifascismo, valori che trovano affermazione nella Costituzione Repubblicana, con particolare riferimento ai diritti umani e sociali, nonchè al ripudio della guerra come metodo di risoluzione dei conflitti .

Si richiama inoltre alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, alla Convenzione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza ed a tutte le Convenzioni sui diritti sociali dei migranti e delle donne, scegliendo di operare nel contesto locale Biellese, per l’affermazione degli stessi.

“Il Biellese Accoglie”, nel prendere atto dell’insorgere della paura del diverso, di razzismo, xenofobia e guerra tra poveri a fini elettorali e di potere, si impegna a lavorare per prevenire e contrastare idee, atti, provvedimenti volti, da parte di chiunque, ad escludere, minacciare, respingere i migranti; esprime la propria autonoma soggettività interloquendo direttamente in forza del suo agire sociale,con tutti gli altri soggetti della società locale con la finalità di

  • INFORMARE correttamente, attraverso rassegne stampa per ribattere a luoghi comuni o smontare dichiarazioni di tipo speculativo e letture di fatti utilizzati per creare allarmismo, dare notizia, suscitare dibattito.
  • RELAZIONARSI: creare momenti di incontro e conoscenza tra la popolazione e i migranti, attraverso eventi, feste, quotidianità, mettendo in relazione soggetti o realtà che operano sul territorio.
  • VALORIZZARE le buone pratiche sul tema dell’accoglienza e della costruzione della società multietnica a livello nazionale e locale al fine di sostenere e promuovere una progettualità di qualità.
  • SVOLGERE un’analisi critica sul quadro normativo nazionale e internazionale, mobilitandosi a fianco dei migrati e dei profughi con l’intento di fare pressione per cambiare le leggi esistenti dal trattato di Dublino alla Turco Napolitano poi peggiorata nella Bossi Fini, proponendo corridoi umanitari in luogo di interventi repressivi o appoggiando esperienze di resistenza.
  • PROMUOVERE una politica di costruzione della società multietnica attraverso il riconoscimento di diritto di cittadinanza a tutti coloro che nascono e vivono in Italia.
  • FARE DA CERNIERA, da stimolo e da coordinamento tra il territorio, a cominciare dalla classe politica locale e dalla dirigenza pubblica (in una parola dalla governance) alla prefettura e gli operatori professionali.
  • PROMUOVERE politiche di sostegno alle fragilità sociali, alla lotta alle disuguaglianze alla tutela dei diritti delle persone a prescindere dalla nazionalità con lo scopo di disinnescare la guerra tra poveri.
  • COINVOLGERE in forma organizzata, ogni livello di cittadinanza per promuovere l’accoglienza come forma diffusa sul territorio.
  • CONTRIBUIRE alla costruzione di un sistema di accoglienza, stabile, organizzato e strutturato basato su criteri quantitativi e qualitativi che faccia riferimento a Politiche Migratorie aggiornate, adeguate al periodo storico che il mondo sta vivendo.
  • SENSIBILIZZARE enti ed istituzioni affinchè il tema della Cooperazione Internazionale torni ad essere una delle misure di investimento per la valorizzazione di Popoli, di Culture, di Relazioni Interazionali e Politica Estera, costruite “dal basso” attraverso la promozione e lo scambio tra le comunità locali del Mondo.

Obiettivi Concreti (proposte):

  • coinvolgere almeno tre comuni nei progetti Sprar;
  • conoscere e divulgare almeno due esperienze virtuose condotte in altri comuni italiani;
  • organizzare almeno due conferenze all’anno;
  • organizzare una biblioteca vivente, che vede protagonisti alcuni dei profughi che abbiano acquisito una buona conoscenza dell’italiano. Si tratta di persone che si mettono a disposizione con la propria testimonianza e la propria cultura per tutti coloro che vogliono conoscere ed entrare in relazione, rivolgendo domande di qualunque tipo. La biblioteca può essere attrezzata in occasione di eventi, maanche proposta a scuole, comunità, quartieri;
  • fare una rassegna stampa.

Forma Associativa

Possono aderire singoli cittadini e cittadine che si riconoscono nel documento fondativo del Gruppo. Chi aderisce concorre secondo le proprie possibilità sensibilità e peculiarità all’elaborazione di un programma condiviso, alla scelta di una forma organizzativa, secondo il principio di “una testa, un voto”

Come nasce “Il Biellese accoglie”

Il gruppo “il biellese accoglie” nasce spontaneamente in seguito ad un’assemblea pubblica tenutasi a Cossato per illustrare alla cittadinanza circa l’apertura e il funzionamento di un CAS Centro di Accoglienza Straordinaria per cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale.

In quella serata si è rivelato uno spaccato della società Biellese divisa tra:

  • persone spaventate, disinformate e prevenute circa l’arrivo di richirdenti asilo in generale ed in particolare presso la Cascina Aurora a Castellengo;
  • cittadini di Cossato impegnati a vario titolo nel sociale, nel volontariato nelle comunità parrocchiali, in politica che dimostravano la praticabilità dell’accoglienza e la sua necessità nella costruzione di una società diversa e migliore;
  • esponenti di forze politiche che hanno espresso il rifiuto all’accoglienza allarmismo,  pregiudizi affiancati dai esponenti di forze neofasciste xenofobe e razziste, in cerca di radicamento sul territorio.

Il dibattito della serata particolarmente acceso ha riscontrato anche evidenti sconfinamenti nella provocazione e nella mistificazione di fatti ed argomenti.

Nei giorni seguenti numerose prese di posizione pubbliche , sono state manifestate sugli organi di stampa e sui social network e proprio sulla rete si è costituito il “Gruppo Cossato Accoglie”, che ha visto l’adesione immediata di circa 140 persone ,ora gruppo aperto in continuo ampliamento.

Ciascuno degli aderenti è a qualche titolo coinvolto nel tema dell’accoglienza e del contrasto all’imbarbarimento culturale che avanza con lugubri richiami a quel periodo che ha preceduto l’avvento del nazismo o sta praticando concreta solidarietà ad integrazione dell’accoglienza dando disponibilità a vario titolo o sta costruendo corretta informazione e sul tema.

Poco dopo l’assemblea comunale e l’arrivo dei primi profughi a Cascina Aurora di Castellengo, il consiglio Pastorale di Cossato ha indetto un incontro aperto al pubblico dove è stato fatto il quadro del problema dal livello internazionale al particolare locale: i ragazzi ospiti si sono presentati ufficialmente per la prima volta e in quella sede sono stati accolti positivamente da quelle stesse persona prima spaventate e disinformate; un continuum che ha dato coraggio e speranza è stata la grande manifestazione “Il cielo è di tutti” tenutasi a Biella con grande affluenza e partecipazione.

A proposito di Giorgio Marincola    GIORGIO MARINCOLA

novembre 2015

Per adesioni e/o informazioni scrivere a   ilbielleseaccoglie@gmail.com

( anche a info@lacittadisotto.org )

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