Assemblea del Comitato d’agitazione permanente delle scuole biellesi

Ci siamo parlati

Aria mesta, clima di dismissioni, sarà l’aria della fine dell’anno (per molti la fine del contratto) oppure un generale clima di rinuncia: la consapevolezza che le cose forse peggioreranno, di sicuro non miglioreranno, nei prossimi mesi!

Abbiamo la consapevolezza che in questi ultimi decenni la politica, anche quella più impegnata e seria(?), abbia capito pochissimo della scuola perché non ha mai imboccato la strada della conoscenza delle condizioni di chi vi lavora e delle esigenze degli utenti.    Solo “chiacchiere” in linea con il più comune pensiero liberista, inoltre fatte senza coinvolgere i soggetti e gli oggetti del processo di formazione e… tagli per risparmiare sull’istruzione, sulla formazione e sulla cultura. Quando non si è dedicata al taglio dei bilanci la politica ha agito nell’ignoranza, corrotta dai pregiudizi e dalle ideologie avverse al mondo della scuola e al pubblico impiego.

Siamo consapevoli che si stia affidando alla scuola un ruolo di “supplenza generale” per tutto ciò che la famiglia, il mondo del lavoro e la società non sanno fare: dovremmo affrontare il disagio giovanile, supplire al disfacimento della famiglia, formare lavoratori professionalizzati per le imprese, ecc.  Non siamo abituati a dire di no, ma forse dobbiamo cominciare a porci delle domande e a dare delle risposte che possono essere il “preferirei di no!” di Bartleby lo scrivano.

Siamo consapevoli di non essere riusciti mai ad essere una categoria di lavoratori, così paghiamo questo e la debolezza dei Sindacati, che oggi fanno consulenze e ricorsi come professione!   Con il Comitato abbiamo provato a chiedere ai lavoratori della scuola di diventare protagonisti del proprio destino lavorativo e professionale e… probabilmente non ci siamo riusciti!   Non ci facciamo nessuna illusione ma non rinunciamo alla resistenza e alla possibilità di porre un freno alla deriva meritocratica e aziendalistica.   

Sappiamo che ci aspettano tempi durissimi ma noi siamo ancora qui e qui resteremo.    Scaveremo ancora per portare alla luce le contraddizioni e trovare delle uscite che non potranno più arginare insoddisfazioni e malcontento ma, inevitabilmente, produrranno sconquassi e cambiamenti profondi. 

Il futuro immediato (senza commenti)

  • l’entrata in ruolo del personale ATA sarà rinviata ancora di un anno
  • probabile blocco del contratto Pubblico impiego e della Scuola ancora per tutto il 2014;
  • a settembre dovrebbe uscire sulla Gazzetta ufficiale l’avvio del percorso del Tfa speciale;
  • i percorsi relativi agli insegnanti di sostegno seguiranno probabilmente l’iter che abbiamo già denunciato: riduzione del numero, aumento degli studenti per insegnante, utilizzazione dei soprannumerari, compensazione con operatori sociali, normalizzazione delle certificazioni per ridurre specificità e professionalità, …;
  • la “riforma” della Secondaria superiore è arrivata al triennio: riduzione d’orario, diminuzione delle discipline, delle compresenze e delle attività di laboratorio ridurranno le cattedre delle materie tecniche, oltre che gli ITP;
  • possibile sblocco del numero 96 (età + servizio) per accedere alla pensione (ovviamente a partire da agosto 2014)

Subito

  • Docenti precari, le ferie non godute per l’a.s. 2012/2013 devono essere pagate:si avvicina la conclusione dell’anno scolastico c’è il rischio che nelle scuole i DS ci chiedano/intimino di sottoscrivere domanda di ferie nei giorni di sospensione delle attività didattiche (esclusi quindi i giorni di scrutini, di collegio docenti e di eventuali incarichi come commissario agli esami di stato) fino alla scadenza naturale del contratto al 30 giugno, allo scopo di non darci quello che ci spetta: la monetizzazione delle ferie non godute. Questa richiesta da parte della scuola e’ illegittima e incostituzionale, non dobbiamo firmare nulla, non sottoscriviamo alcuna richiesta di ferie imposta, al contrario dobbiamo presentare normale richiesta di liquidazione delle ferie maturate e non godute (chiedere in segreteria l’apposito modello) in caso di diniego – o peggio in caso di imposizione d’ufficio dei giorni di ferie – dobbiamo esigere che il provvedimento ci venga fatto per iscritto accompagnato dal riepilogo del periodo di ferie imposte. Presentare immediatamente tutta la documentazione a un sindacato affinché invii l’opportuna diffida e messa in mora al DS inadempiente.
  • Chiederemo un incontro al Provveditore per avere certezza che per l’anno scolastico 2013-14 le nomine siano congiunte in modo da garantire trasparenza e correttezza, evitare sovrapposizioni e permettere ai lavoratori precari di poter scegliere in sicurezza e senza ansie!   Prepareremo una lettera per il Provveditore per un incontro da svolgersi dopo il termine della scuola, entro la fine di giugno.

Domani

Ditecelo voi, colleghe e colleghi, cosa fare domani.

Il Comitato

comitatoscuolebiellesi@alice.it

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